il lago e il popolo
© 2024 Tofisch & Partner 'Oh, questo è uno dei più bei posti nel nostro paese', mi dice un compagno di sventura durante il lungo volo dalla Germania verso la Mongolia, una risposta che mi dava dopodiché raccontavo quale Regione del suo paese avevo intenzione di visitare.
Destinazione del mio quarto viaggio nel paese di Dschingis Khan e dei suoi cavalieri era Khövsgöl Aimag. Questa provincia nel nord-ovest della Mongolia esteriore ha il nome Khörsgöl Nuur, che è il più grande lago d'acqua dolce in questo paese. Le sue dimensioni superano ogni immagine Europea: 136 km di lunghezza, 23 km di larghezza, 262 m di profondità, il lago su 1645 m. s.l.m., capacità d'acqua potabile purissima di 383 Km/3 ; ha una visibilità profonda fino a 24 m. Nondimeno della bellezza naturale di questo lago, il vicino lago Beikal è di più famoso e noto. E proprio per questo volevo vedere il paese e conoscere il popolo dei Tsaaten che divide la vita solo con orsi e lupi.
© 2024 Tofisch & Partner La ricerca di quest popolo ha incominciato già nella capitale della Mongolia ad Ulan Bator. Poiché i Tsaaten, un popolo etnico di 60 famiglie rimaste, il resto si ha o fù adattato dal governo socialista, allevano intorno al lago i posti molto difficili da arrivare e vedere le loro renne. In confronto di Jaks, che allevano i nomadi Mongoli nella steppa, sono questi più resistenti per il freddo e per l'inverno. Ma il più grande vantaggio dimostrano le renne nell'inverno con temperature bassissime di –50°C, mentre loro vanno senza indugiare su fianchi di neve, ghiacciai e vaste pianure ghiacciate. Le renne danno latte con un contenuto di grasso quattro volte più del latte della mucca ed occupa una posizione importante nella catena nutritiva. Dalle altezze alte dove pascolano gli animali, finisce tropo presto l'erba e solo di un ambio rapido dei pascoli possono sopravivere. I Tsaaten si trasferiscono da questo ogni due settimane e vivono da questo scopo non in Gers (Jurten) come i nomadi della steppa in Mongolia. Vivono in tende di pelle di renna, che sono paragonabile ai Tipis dei Indiani nordamericani. Con uno sguardo nei loro visi si può riconoscere subito la loro origine, provenienza e parentela con gli Inuit.
Causa il clima rigido ed una vita povera ricevono un' aspetto più vecchio come i nomadi della steppa. Spiritualmente i Tsaaten (tradotto in lingua Mongola vuol dire rena) praticano il Schamanismo. I Sciamani dei Tsaaten sono noti oltre i confini della Mongolia ed anche nella Sibiria russa per le loro forti e fefficace efficacia e della loro medicina.
Dalla capitale ci porta un forte veicolo russo per marcia fuoristrada tra Bulgan Aimag e Uran Togoo Nature Riserve al lago Khövsgöl. Come dicono e lo vedono anche i Mongoli, che le strade qui sono le più peggio del paese, se quelle si può ancora classificare come strade. Dopo la metà del viaggio potevamo constatare questo fatto e potevamo durante un trek sul Uran Togoo Uul sistemare le nostre ossa scuotate e mettere alla posizione giusta. Arrivati sulla cima del vulcano non più attivo veniamo pagati per il lungo viaggio da una vista fantastica verso la immensa steppa piena di erba e con una flora unica solo nella Mongolia.
© 2024 Tofisch & Partner Ma già dopo un giorno di riposo veniamo di nuovo scuotati e ci facciamo la domanda come può essere la steppa vista dall'alto cosi tranquilla e tenerea. Arrivati a Khatgal, un piccolo posto al sud del lago ci organizziamo uno trasfer in barca per andare nelle vicinanze di Khuren Uul, dove montiamo il campo base per fare da qui i nostri Trekkings. Siamo anche venuti a conoscenza che una famiglia dei Tsaaten la settimana scorsa ha messo le sue tende. Subito il giorno dopo dell'arrivo nostro sfruttiamo il bel tempo per un Trek ed una scalata sulla cima più vicina senza nome di primo scalatore, il Khuren Uul (3020 m). Siccome questa zona non aveva ne vie ne strade e le distanze erano ingannevole e di questo siamo arrivati solo dopo cinque ore di camminare sulla cima. Anche la discesa ripida, che spesso nella Mongolia si può fare in alternativa, non era possibile, cosi erano di noi anche qualche vittime. Un giorno di riposo prima della visita presso la famiglia dei Tsaaten ne profittano molto le nostre coscie.
La salita all'accampamento della famiglia che noi potevamo andare su cavalli era in una zona bellissima ed unica. Mentre giravano numerose aquile sopra le nostre teste arrivammo alla piccola tenda e possiamo già vedere le renne davanti all'abitazione. Uno sguardo strano ed insolito che non potevamo quasi assorbire in tutto e che fummo invitato dalla famiglia molto ospitale nella tenda per bere un tè. Con sguardi curiosi abbiamo visto l'interno della tenda e l'arredamento, impressionato ci viene in mente come loro hanno il modo di vivere semplice e contento e di questo potevamo assistere.